Romagnano al Monte, Salerno, Campania
A circa 2 km dall'attuale centro abitato di Romagnano al Monte, il suggestivo e spettacolare borgo antico – noto anche come "borgo fantasma" – si trova su un crinale a picco sulle gole del fiume Platano e risulta disabitato dal terribile terremoto del novembre 1980. Le prime notizie su Romagnano compaiono su un registro del 1167 utilizzato in epoca feudale e tutti i documenti successivi descrivono un territorio continuamente messo in ginocchio da eventi nefasti: la peste del 1656, il terremoto del 1694, la carestia degli anni 1763-64, il brigantaggio agli inizi dell'800 e, infine, il sisma del 1980. La posizione geografica non rende l'accesso immediato ma una volta varcato il cancello che segna il confine tra la nuova e la vecchia Romagnano al Monte ci si trova in quello che può essere considerato un museo a cielo aperto della civiltà rurale. Durante il percorso, infatti, è possibile osservare i resti di antiche case in pietra e i ruderi, ancora visibili, del Castello del borgo e della prima Chiesa Parrocchiale "Madonna del Parto".
A circa 2 km dall'attuale centro abitato di Romagnano al Monte, il suggestivo e spettacolare borgo antico – noto anche come "borgo fantasma" – si trova su un crinale a picco sulle gole del fiume Platano e risulta disabitato dal terribile terremoto del novembre 1980. Le prime notizie su Romagnano compaiono su un registro del 1167 utilizzato in epoca feudale e tutti i documenti successivi descrivono un territorio continuamente messo in ginocchio da eventi nefasti: la peste del 1656, il terremoto del 1694, la carestia degli anni 1763-64, il brigantaggio agli inizi dell'800 e, infine, il sisma del 1980. La posizione geografica non rende l'accesso immediato ma una volta varcato il cancello che segna il confine tra la nuova e la vecchia Romagnano al Monte ci si trova in quello che può essere considerato un museo a cielo aperto della civiltà rurale. Durante il percorso, infatti, è possibile osservare i resti di antiche case in pietra e i ruderi, ancora visibili, del Castello del borgo e della prima Chiesa Parrocchiale "Madonna del Parto".